venerdì 27 settembre 2019

Infiammazione del nervo pudendo



Spesso i pazienti sostengono di avere il nervo pudendo infiammato.
Prima di parlare di una generica infiammazione al nervo pudendo è molto importante porre alcuni chiarimenti. Infatti è meglio parlare di compressione o intrappolamento del nervo pudendo.

Compressione nervosa del nervo pudendo
Il nervo può essere compresso, ovvero pizzicato nelle seguenti sedi
  •        Legamento sacro tuberoso
  •          Legamento sacro spinale
  •         Canale di Alcock (qui abbiamo un interessamento del muscolo otturatore)
  •          Processo falciforme del legamento sacro-tuberoso


Intrappolamento del nervo pudendo
Il nervo pudendo può essere intrappolato:
  •          Sotto il muscolo piriforme
  •          Nel canale sotto pubico


Perché i pazienti parlano di infiammazione
Perché i sintomi di cui parlano i pazienti richiamano una infiammazione, ovvero sensazioni di bruciore e di sensibilità anomala.

lunedì 27 maggio 2019

Incontinenza urinaria e vescica iperattiva


Incontinenza urinaria da urgenza. Si intende la perdita involontaria di urina accompagnata, o immediatamente preceduta, da improvviso e indifferibile desiderio di urinare.
Incontinenza urinaria mista. Si ha quando la perdita involontaria di urina si associa sia ad uno sforzo o fatica o starnuto o colpo tosse sia all'urgenza
Sindrome da vescica iperattiva
Si parla di sindrome da vescica iperattiva quando vi è una improvvisa e non controllabile necessità di urinare, anzi più si tenta di differire la minzione più il desiderio di urinare diviene impellente. Spesso la vescica iperattiva determina un incremento della frequenza delle minzioni e la necessità di svegliarsi per urinare di notte (detta nicturia).
Di norma il muscolo detrusore della vescica, correttamente, si contrae solo quando la vescica è piena, mentre nel caso di vescica iperattiva il detrusore si contrae quando ancora la vescica non è piena.


Risultati immagini per overactive bladder

Questa sindrome si può avere con o senza perdita di urina per cui la vescica iperattiva associata a incontinenza urinaria è nota come “vescica iperattiva bagnata”; se non lo è si definisce “vescica iperattiva asciutta”.
Per fare diagnosi di vescica iperattiva occorre prima di tutto, escludere le altre condizioni che possono dare un quadro simile. Solo per fare alcuni esempi occorre escludere  infezioni delle vie urinarie, calcolosi delle vie urinarie, patologie ginecologiche, ingrossamento della prostata, stipsi, fattori psicologici, condizoini che determinano l'iincremento dell'afflusso urinario ecc

martedì 21 maggio 2019

L'incontinenza urinaria femminile/1

L'incontinenza urinaria è una condizione che può influenzare pesantemente la qualità della vita e delle relazioni. Volendo dare una definizione, per incontinenza urinaria si intende qualsiasi perdita involontaria di urina. Essa può essere la conseguenza di patologie oppure di anomalie funzionali delle basse vie urinarie. 


L'incontinenza urinaria...più diffusa di quanto si pensi

L'incontinenza urinaria riguarda oltre due milioni di donne fra i 35 ed i 65 anni in Italia. L’incontinenza urinaria colpisce anche il sesso maschile, ma in misura minore rispetto al sesso femminile con un rapporto 9:1.

Classificazione
1) Incontinenza da sforzo
Si ha incontinenza urinaria da sforzo quando la perdita involontaria di urina è associata a uno  sforzo, fatica, esercizio fisico, starnuto o colpo tosse. Gli inglesi chiamano l'incontinenza urinaria da sforzo stress incontinence.




Terapia 

Le linee guida raccomandano in questi casi come trattamento di prima scelta un programma riabilitativo di esercizi con supervisione per il pavimento pelvico, della durata di almeno tre mesi. [Raccomandazione basata su evidenze di alta qualità da studi controllati randomizzati]
Inoltre il programma riabilitativo dovrebbe prevedere come esercizi una serie di almeno 8 contrazioni da eseguire tre volte al giorno. [Raccomandazione basata su evidenze di alta qualità da studi controllati randomizzati]

lunedì 20 maggio 2019


Stimolazione del nervo tibiale per l'incontinenza urinaria 


La stimolazione del nervo tibiale si sta dimostando un trattamento efficace per la terapia dell'incontinenza urinaria. In particolare questa tecnica è efficace nell'incontinenza urinaria da vescica iperattiva
Si ricorda che per vescica iperattiva si intende il bisogno incontrollabile di urinare con un aumento del numero delle minzioni, spesso associato a perdita di urina. E' una spiacevole condizione che costringe a dover interrompere le attività che si stanno svolgendo(es una riunione) oppure a dover sempre accertarsi che fuori di casa vi sia sempre una toilette disponibile e magari vicina. 
La stimolazione del nervo tibiale inoltre migliora lo svuotamento vescicale e può essere utile nel trattare il dolore pelvico.

Come funziona la stimolazione del nervo tibiale nell'incontinenza urinaria?

Viene utilizzato un apparecchio portatile per TENS. Si applicano due elettrodi adesivi sulla pelle a livello della caviglia. La neuromodulazione viene ottenuta stimolando elettricamente a basse fequenze e a basse energie il nervo tibiale posteriore in prossimità della caviglia. Se la stimolazione è efficace il paziente avverte




Immagine tratta da    https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S2214388215000375


 Il nervo tibiale posteriore ha al suo interno delle fibre che originano dalla radice sacrale S3, dalla quale partono fibre per l'innervazione della vescica. Attraverso questa tecnica si stimola e si "risincronizza" la muscolatura della vescica. 
Numerosi studi ne hanno dimostrato l'effiacia.

Quali vantaggi?

La stimolazione del nervo tibiale attraverso elettrodi adesivi applicati sulla cute ha molti vantaggi:
-non è invasiva
-è ben tollerata dalle pazienti
-si è dimostrata efficace nel ridurre le frequenti minzioni nella vescica iperattiva
-migliora lo svuotamento vesciale
-può essere fatta al proprio domicilio.
Si ha un beneficio già dopo le prime sedute e può essere proseguita per diverse settimane o per periodi più lunghi a seconda dei casi.

Per approfondimenti: 

- Feasibility of using a novel non-invasive ambulatory tibial nerve stimulation device for the home-based treatment of overactive bladder symptoms  http://dx.doi.org/10.21037/tau.2018.09.12


lunedì 7 gennaio 2019


LA TERAPIA DEI TRIGGER POINT

Come già detto un trigger point attivato provoca uno spasmo doloroso di risposta. 
Ci sono trigger point interni trigger point esterni al bacino che possono dare dolore all’inguine, pene, testicoli, vagina o perineo.
Il rilascio di trigger point serve per disattivare i trigger point e fare rilassare i muscoli del pavimento pelvico.

E' consigliabile per prima cosa fare impacchi e bagni caldi prima e dopo le sedute.
Il rilascio dei trigger point descritto nel libro "Un mal di testa nel bacino" prevede la tecnica pressione/rilascio o tecnica della compressione ischemica (dopo aver percepito la banda tesa dei trigger point esercitare la pressione per 15-90 secondi.

Facciamo qui di seguito una lista di alcuni muscoli dove potrebbero essere localizzati i trigger point che incidono anche sul dolore pelvico cronico. Ribadiamo la necessità di leggere e rileggere i libri più volte consigliati e di rivolgervi ad un esperto:
  • muscoli glutei
  • quadrato dei lombi
  • piriforme
  • tensore della fascia lata
  • sartorio
  • retto femorale
  • vasto intermedio e laterale
  • pettineo
  • psoas
  • coscia interna
  • adduttore lungo e breve
  • grande adduttore
  • muscoli intrapelvici (per questi dovete rivolgervi ad un medico). 
Per approfondire consiglio:
-Il manuale della terapia dei trigger point di Clair Davies edizioni Sirio Macro
-Un mal di testa nel bacino di David Wise e Rodney Anderson

domenica 6 gennaio 2019

TRIGGER POINT ESTERNI/MUSCOLO PICCOLO GLUTEO

I sintomi prodotti dalla attivazione dei trigger point nel muscolo piccolo gluteo possono essere terribili. Alcune persone riferiscono che i sintomi sono recenti e insorti rapidamente, mentre altre riferiscono una storia di dolori che sono aumentati man mano nel tempo. 
Sintomi
Frequentemente, i soggetti riferiscono di avere problemi di mal di schiena  o "dolore all'anca" e localizzano il dolore in profondità nella regione glutea e a livello della parte laterale e posteriore della coscia. Inoltre può succedere che il dolore diventi più intenso quando ci si mette in piedi o si cammina dopo essere stati seduti o dopo aver dormito.
Piccolo gluteo sede Il piccolo gluteo è il più profondo dei tre muscoli glutei, il più piccolo di lunghezza. Si inserisce prossimalmente alla superficie esterna dell'osso ileo e distalmente alla superficie anteriore del grande trocantere del femore (Foto 1A).




Foto 1A: muscolo piccolo gluteo  

Foto 1B: X localizzazione dei trigger point     Rosso: aree di dolore
I punti trigger localizzati nella porzione anteriore del piccolo gluteo riferiscono il dolore alla porzione laterale della coscia e alla  regione peroneale della gamba.
Foto 1C: i punti trigger localizzati nelle fibre posteriori tendono a riferire il dolore in basso sulla natica e nella parte posteriore della coscia e del polpaccio.


La terapia mirata sul piccolo gluteo può prevedere l'esercitare delle compressioni del piccolo gluteo stesso, il trattamento dei punti di inserzione sull’ileo posteriore e sul grande trocantere.

Immagini e articolo tradotto e modificato da:
https://www.massagetoday.com/mpacms/mt/article.php?id=14989

TRIGGER POINT ESTERNI/Muscolo quadrato dei lombi

Il muscolo quadrato dei lombi si trova in sede posteriore tra l’ultima costa e la cresta iliaca. E’ consigliabile palpare il muscolo quando il paziente è coricato sul fianco.





Il quadrato dei lombi può inviare il dolore a livello dell’articolazione sacro-iliaca, della regione glutea, della regione posteriore e superiore della coscia, a livello dell’inguine (testicoli nell’uomo e grandi e piccole labbra nella donna).

Immagini tratte da https://www.massagetoday.com/mpacms/mt/article.php?id=14989